giovedì 12 gennaio 2012

PROPOSTA PER VII CONGRESSO

Proposta avanzata dopo il congresso di Brindisi – ottobre 2008

Carissimi,
propongo di inserire nel documento finale del Congresso di MD, nella parte riguardante “ambiente, ecc” (documento presentato da Michelangiolo Bolognini, che saluto), quanto segue.
Propongo altresì di rendere  graficamente equivalenti i due documenti sulla “nocività sul lavoro”  e sull’”ambiente, ecc”.
Ricordo altresì che al Congresso proposi l’attribuzione  del titolo di “socio onorario di MD” a Motolese, ex operaio dell’ILVA di Taranto, proposta che estendo anche a Caiulo del Comitato vittime del petrolchimico di Brindisi.

“Le due principali emergenze sanitarie ed umane a livello mondiale riguardano la prima lo sversamento nell’ambiente di sostanze tossiche e cancerogene, sia al nord che al sud del pianeta, la seconda i cambiamenti climatici, con l’aggravamento tra l’altro della sub-emergenza della scarsità di acqua pulita fruibile.

Sulla prima emergenza – lo sversamento nell’ambiente di lavoro e di vita di sostanze tossiche  e cancerogene – Medicina democratica ha dedicato e continuerà a dedicare tutte le sue energie, a livello di controinformazione, di stimolazione di lotte dal basso, di innesco di cause giudiziarie, cercando di internazionalizzare lotte e saperi. Particolare attenzione ha dedicato e dedicherà  alla nocività dei grandi poli industriali, degli inceneritori, delle centrali elettriche a combustibili fossili, ribadendo il proprio nettissimo rifiuto alle centrali a carbone, agli inceneritori esistenti e in progetto, ai rigassificatori, ecc.

Sulla seconda emergenza – il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici – MD apre un nuovo fronte di lotta, intrecciandolo saldamente con quello già ampiamente consolidato contro lo sversamento di sostanze tossiche e cancerogene, differenziandosi profondamente dall’ambientalismo del capitale, che al contrario tende a mettere in secondo piano la nocività nei e dei cicli produttivi (o distruttivi di risorse come i rifiuti) ed in primo piano una visione interclassista, nordista, e - ben che vada riformista - dei cambiamenti climatici.

Non si possono affrontare seriamente i problemi epocali dei cambiamenti climatici – che colpiscono e colpiranno ben più duramente i popoli del terzo mondo, in termini di inondazioni, siccità, aumento drastico  delle morti per malaria ed altre malattie curabili, e per malnutrizione – senza mettere in discussione il sistema capitalistico, fondato sulla globalizzazione dello sfruttamento dei popoli e delle risorse naturali.

L’accaparramento e l’abuso delle risorse fossili, specialmente in questo periodo storico inedito di tendenza all’esaurimento, si traducono nell’espansione – anziché nell’ambientalizzazione di cui avrebbero urgente bisogno – dei grandi poli industriali del nord, con conseguente tendenza  all’aumento della nocività, favorita dalla destrutturazione e dalla precarizzazione della forza lavoro da un parte, e dalla delocalizzazione minacciata e/o praticata dei cicli produttivi più nocivi nei paesi del sud del pianeta.

Non c’è lotta seria ai cambiamenti climatici e alla nocività nei luoghi di lavoro e di vita, se non c’è una ripresa forte delle lotte dal basso, in primis tra i lavoratori e le popolazioni esposti alla nocività, soprattutto al nord, ma sempre più anche al sud.

In questo senso il Protocollo di Kyoto, secondo MD, è uno strumento inadatto e addirittura fuorviante – anche per i meccanismi che propone : compravendita di diritti di emissione, blandi obiettivi di riduzione ai paesi occidentali maggiori emettitori di gas serra – volto non già alla ripresa del protagonismo popolare e dei lavoratori, ma alla loro passivizzazione e alla concentrazione del potere di “ambientalizzazione” nelle mani dei governi “più illuminati”, per arginare i consumi di risorse naturali – legittimi quanto insostenibili in prospettiva – dei paesi poveri emergenti, con lo scopo inconfessato di mantenere il quasi  monopolio dei consumi di fossili e dei profitti economici in generale.”

Maurizio Marchi Livorno


Questa proposta non fu inserita nel documento ufficiale, forse perché non sufficientemente approfondita nel dibattito congressuale a Brindisi (ottobre 2008).
Ritengo che debba essere rivisitata oggi a maggior ragione dopo il fallimento del vertice di DURBAN sui cambiamenti climatici (dicembre 2011), che non ha rinnovato neanche (tal quale) il Protocollo di Kyoto, rinviando ogni decisione addirittura al 2020.
12 gennaio 2012
Maurizio Marchi Livorno

domenica 1 gennaio 2012

BUON ANNO DI LOTTA

A tutti gli amici e i compagni di questa mailing list, a tutti gli appartenenti a Comitati, Associazioni, liste alternative
gli Auguri per tutti di un 2012 non solo di resistenza ma anche di contrattacco (che è già iniziato nel 2011 sia pure con tutte le contraddizioni del caso)
Allego un articolo del Manifesto sull'esperienza dei luoghi di lavoro (non solo fabbriche, ma anche alberghi etc) senza padroni e nei quali i lavoratori autogestiscono da ormai 10 anni la "produzione" (12000 lavoratori in tutta l'Argentina). Mi pare che questa esperienza meriti di essere socializzata e possa essere un augurio anche da noi contro i Marchionne che vuole portarsi all'estero anche i diriti dei lavoratori e contro (buon ultimo ) il padrone della OMSA di Faenza che vuole scappare in Serbia col malloppo. Per i criminali ricattatori dei lavoratori non potrebbe essere una soluzione quella dell'esproprio e della conseguente autogestione dei lavoratori? Credo proprio di si e nessun governo futuro che voglia dirsi minimamente progressista potrà eludere tale nodo.

Il tema della democrazia diretta e della partecipazione di lavoratori e cittadini è ormai cruciale anche in tutti i movimenti che sono esplosi nel 2011 in tutto il mondo e anche in Italia e la difficile convivenza tra le forme di democrazie diretta e partecipata e la "democrazia" rappresentativa basata sulla delega elettorale alle forze politiche è ormai un tema che ci accompagnerà nei prossimi anni.... Ma una cosa è certa: che c'è ormai un bisogno partecipativo sempre più ampio che non è più comprimibile...., di cui in Italia il simbolo è la piccola Val di Susa.
Ne vedremo di belle!

Auguri di un anno di maggiore giustizia (come mi ha detto oggi Maria un'amica, giustappunto, argentina)

Gino Carpentiero

venerdì 16 dicembre 2011

Solidarietà di MD alla comunità senegalese

MEDICINA DEMOCRATICA di Firenze, sez.Pietro Mirabelli, esprime solidarietà alla comunità senegalese così duramente colpita dalla violenza fascista e aderisce alla manifestazione di sabato 17 dicembre promossa dal Coordinamento Regionale dei Senegalesi in Toscana.

Il Coordinatore Gianluca Garetti

Appello

"I nostri fratelli Mor Diop e Samb Modou sono stati assassinati dalla violenza razzista; vittime dell’odio xenofobo, lucido e determinato. Vittime della manifestazione estrema di un razzismo che diventa quotidiano e umilia sistematicamente la nostra dignità.

La strage del 13/12 a Firenze necessita di una risposta ampia e plurale, che esprima lo sdegno per i barbari assassinii e la ferma volontà di operare concretamente perché simili fatti non si ripetano.

E’ però necessario che non ci si limiti all’abbraccio solidale verso la comunità colpita ed allo sdegno di un giorno. Occorre andare più a fondo e individuare tutte e tutti insieme come si è costruito nel tempo il clima che rende possibile l’esplodere della violenza razzista (il 13 a Firenze, due giorni prima a Torino con il pogrom contro i Rom, per limitarci ai due ultimi gravissimi episodi), in che modo siano stati dati spazi, per disattenzione e/o per complicità, ai rigurgiti nazi-fascisti tipo Casa Pound, quale ruolo abbiano avuto in questa escalation non solo i veleni sparsi dalle forze "imprenditrici" del razzismo, ma anche gli atti istituzionali, che, a livello nazionale e locale, hanno creato, in nome dell’ordine e della sicurezza, discriminazioni e ingiustizie.

Urgono esami di coscienza da parte di politici, amministratori, operatori dei media, esponenti della cultura rimasti troppo a lungo in silenzio.

Per cambiare strada:
- intervenendo sul piano culturale e della formazione del senso comune,
- avendo come punto di riferimento costante il riconoscimento dei diritti sociali, civili e politici dei migranti, dei richiedenti asilo, dei profughi, a cominciare dal riconoscimento della cittadinanza a chi nasce sul suolo italiano e dal diritto di voto alle elezioni amministrative (sulle relative proposte di legge d’iniziativa popolare si stanno raccogliendo attualmente le firme),
- dando piena applicazione al dettato costituzionale con la chiusura immediata dei luoghi e dei siti come Casa Pound, dove si semina l’odio e si incita alla violenza.

E’ tempo di prendere atto che si sta correndo verso il baratro. Bisogna che tutte le energie positive, che credono nella costruzione di una città e di un Paese della convivenza e della solidarietà, si mobilitino unite per fare barriera contro l’inciviltà, il razzismo, l’intolleranza.

Nel 1990 Firenze fu teatro di spedizioni punitive contro gli immigrati. Vi fu una reazione popolare, che dette luogo ad una grande manifestazione di carattere nazionale.

Ebbene, facciamo un appello rivolto a tutte le persone di buona volontà, nella società e nelle istituzioni, perchè anche questa volta si dia vita, sabato 17/12, ad una manifestazione, ampia, partecipata, pacifica, non violenta, veramente di popolo, dalle dimensioni non solo cittadine.

Una manifestazione che segni una svolta e l’inizio di un cammino nuovo, onorando le persone uccise e ferite in quella tragica giornata e collegandoci alla giornata internazionale contro il razzismo che si celebra il giorno dopo."

Coordinamento Regionale dei Senegalesi in Toscana

giovedì 15 dicembre 2011

LETTERA AL SINDACO DEL COMUNE DI CASALE MONFERRATO

AL SINDACO DEL COMUNE DI CASALE MONFERRATO

CI SENTIAMO PIU’ CHE COINVOLTI - E SIAMO STRAVOLTI DALLA NOTIZIA CHE IL COMUNE DI CASALE SIA INTENZIONATO AD ACCETTARE L’OFFERTA DI STEPHAN SCHMIDHEINY DI 18 MILIONI DI EURO PERCHE’ ESCA DAL PROCESSO IN CORSO, CUI ANCORA NON è STATA PRONUNCIATA LA SENTENZA -

PERCHE’ LA NOSTRA ASSOCIAZIONE (AEA DIVENUTA AIEA) E’ NATA A CASALE MONFERRATO IL 18 MARZO 1989, ALLO SCOPO ASSOLUTO DI ELIMINARE L’AMIANTO E DI SOCCORRERE LE VITTIME,

PERCHE’ CASALE MONFERRATO E’ LA CITTA’ SIMBOLO DELLE VITTIME DELL’AMIANTO RICONOSCIUTA A LIVELLO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE, AL CENTRO DELLE LOTTE CONTRO L’AMIANTO, DA CUI E’ VENUTO L’IMPUT PER LA CREAZIONE DELLA RETE MONDIALE BAN ASBESTOS (SAN PAOLO DEL BRASILE - 1992),

PERCHE’ PER PRIMO DEVE ESSERE FATTA GIUSTIAZIA: LE VITTIME, I LORO FAMIGLIARI, LA CITTA’ INTERA, DEVONO ESSERE RISARCITI DAI GIUDICI: I TRENTA DENARI, FOSSERO ANCHE 30 MILIONI, OFFERTI, DA CHI HA ACCUMULATO ENORMI PROFITTI NON RIPAGHERANNO MAI LA VITA DELLE PERSONE UCCISE DALL’AMIANTO.

SIGNOR SINDACO DI CASALE ASCOLTI LA VOCE DEI SUOI CITTADINI, DELLE VITTIME E DEI LORO FAMIGLIARI E AMICI, DELLE ASSOCIAZIONI DELLE VITTIME NAZIONALI E INTERNAZIONALI E DICA DI NO, RIFIUTI OGNI COMPROMESSO CON CHI HA PROVOCATO E CONTINUA A PROVOCARE MORTE E DOLORE,

NON TOLGA DIGNITA’ ALLA CITTA’ DI CASALE MONTERRATO.

Milano, 15 dicembre 2011

Per l’AIEA (parte civile nel processo contro Eternit)

Il Presidente Armando Vanotto

Il segretario Fulvio Aurora

martedì 13 dicembre 2011

VERSO IL CONGRESSO DI MEDICINA DEMOCRATICA

NELL' AMBITO DEI PERCORSI VERSO IL VII CONGRESSO DI MEDICINA DEMOCRATICA CHE SI TERRA' A MILANO PRESSO L'AULA MAGNA DELL' UNIVERSITA' DEGLI STUDI IN VIA FESTA DEL PERDONO, RIPORTIAMO UN AMPIO RIASSUNTO VIDEO DEL CONVEGNO "PARTECIPAZIONE IN SANITA'" ORGANIZZATO DA DIRITTI SENZA BARRIERE E MEDICINA DEMOCRATICA E TENUTO A BOLOGNA LO SCORSO 11 NOVEMBRE 2011.

Video degli interventi al convegno "Partecipazione in sanità" tenuto a Bologna il 11.11.11

Sono disponibili sul gruppo facebook e sul canale youtube i video degli interventi del convegno "Partecipazione in sanità" tenuto a Bologna lo scorso 11.11.11:


  INTRODUZIONE DI BRUNA BELLOTTI (DIRITTI SENZA BARRIERE)

  INTERVENTI INIZIALI DAL PUBBLICO

  RELAZIONE DI SERGIO STEFONI (PRESIDE FACOLTA’ Di MEDICINA E CHIRURGIA UNIVERSITA’ DEGLI STUDI ALMA MATER STUDIORUM BOLOGNA)

  RELAZIONE DI DANIELE DONATI (UNIVERSITA’ DEGLI STUDI ALMA MATER STUDIORUM BOLOGNA)

  RELAZIONE DI MARIA AUGUSTA NICOLI (AGENZIA SANITARIA E SOCIALE REGIONALE EMILIA ROMAGNA)

  RELAZIONE DI IVAN CAVICCHI (UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA)

  RELAZIONE DI LUIGI MARA (DIRETTORE RIVISTA MEDICINA DEMOCRATICA)

  RELAZIONE DI FULVIO AURORA (VICEPRESIDENTE MEDICINA DEMOCRATICA)

  RELAZIONE DI ENZO FERRARA (AUTORE LIBRO "L’UMANITA’ DI UNO SCIENZIATO - ANTOLOGIA DI GIULIO A. MACCACARO)

  RELAZIONE DI FILIPPO OZZOLA (CONSULENTE IN COMUNICAZIONE PUBBLICA "POLEIS CONSULTING")

  INTERVENTI FINALI DAL PUBBLICO

  RISPOSTE DELLE ISTITUZIONI

I VIDEO SONO VISIBILI SUL GRUPPO DI FACEBOOK DI MEDICINA DEMOCRATICA RAGGIUNGIBILE A QUESTO INDIRIZZO:
http://www.facebook.com/MedicinaDemocratica

OPPURE SUL CANALE YOUTUBE DI MEDICINA DEMOCRATICA RAGGIUNGIBILE A QUESTO INDIRIZZO:
http://www.youtube.com/user/medicinademocratica